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martedì 9 febbraio 2021

Stupore e tremori - Amélie Nothomb

 


Non avevo mai letto nulla di Amélie Nothomb, e me ne sono già pentito dopo aver letto questo suo romanzo autobiografico. 

Racconta della sua vita in una azienda giapponese, da immigrata europea, e dell'enorme shock culturale subito con delle dinamiche lavorative radicalmente diverse, con equilibri di potere sommersi e invisibili, pronti ad aprirsi come botole e trabocchetti sotti ai piedi di chi ne è ignaro. Mi ricorda molto Sol Levante di Crichton, come sensazione di alienamento nell'inserirsi nella cultura aziendale giapponese, ma senza quella vena di saccenza, anzi: Amélie Nothomb ci prende per mano nella sua discesa e non ci sentiamo mai male per lei, punizione dopo punizione, degrado dopo degrado. Come lei accetta questi cambiamenti come esperienza e parte del processo, anche noi lettori facciamo altrettanto.

C'è una enorme e meravigliosa calma che scorre dietro al racconto.

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