lunedì 1 settembre 2014

Capodanno in giallo - AAVV

Capodanno in giallo, journal.

Mi piacciono molto i racconti gialli, specialmente le raccolte a tema, quindi ero felice di questo tema festivo.

Purtroppo costringere gli autori della scuderia Sellerio a scrivere anziché raccogliere racconti già pronti, non si è rivelata una grande idea, con risultati meno che soddisfacenti.

Camilleri l'ho appena provato, le due pagine necessarie a ricordarmi perché l'avevo trovato intollerabile. Se mai lo tradurranno in italiano ci riproverò, per ora non mi vanno letture etniche in lingue diverse dall'italiano e dall'inglese.

Recami mi era nuovo come autore, ed è stata una delle due scoperte della raccolta. Non scrive propriamente un giallo, ma di una sfortunata serie di eventi che si incastrano in una complicata notte di festa nella Casa di Ringhiera che intuisco essere l'ambientazione usuale per le sue storie.

Manzini scrive l'unico vero giallo, in senso classico, di questa raccolta. Morto, testimoni, indagini, scoperte, piste false e piste reali con colpo di scena. Sarà anche incredibilmente tecnico e meno umano degli altri, ma scrive bene e appassiona.

Aykol. Non ho parole, non c'è mistero, non c'è storia. C'è un vagare confuso in un susseguirsi senza speranza di pagine riempite senza sapere dove andare a parare.

Costa è come Camilleri, ma scrive in italiano. Purtroppo scrive di temi e dinamiche che mi sono completamente ignote e che vengono date per scontate (la Sicilia andrà vissuta in prima persona, per capirla). Una volta superato l'impatto iniziale, la storia è divertente, i personaggi hanno un grande spessore e Costa riesce a creare molto rapidamente un passato a tutti gli attori coinvolti, per giustificarne le azioni in scena.

Malvaldi lo apprezzo sempre di più. Nonostante la storia di (simil)goliardia pisana, il racconto sul capodanno pisano è molto godibile e divertente. L'omicidio e la sua soluzione sono di un banale disarmante, quel banale che ti fa pensare "perché non si sono guardati attorno capendo subito chi era il copevole?", ma lo si perdona facilmente, a Malvaldi e alla Loggia del Cinghiale (di cui - non ne sono orgoglioso - avevo sentito parlare e ne avevo letto lo statuto online, diversi anni fa).
Il racconto di Malvaldi sta in fondo alla raccolta per lasciare un buon ricordo globale e lasciare l'impulso a leggere anche la prossima Pasqua in Giallo, o Compleanno in Giallo, quale che sia!

Per riassumere.
Malvaldi: sempre ottimo, anzi, nei racconti si esprime meglio che nei romanzi.
Recami: cercherò dei sui romanzi, ha vinto un nuovo lettore.
Costa e Manzini: medi, probabilmente erano inibiti dal dover scrivere a tema, ma se la sono cavata dignitosamente.
Aykol: anche no.
Camilleri: disapprovo la sua diffusione come scrittore.

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