sabato 3 settembre 2016

Valentino - Natalia Ginzburg

«Parte dal trito, dal logoro della vita quotidiana; e, mentre ne sottolinea l'assenza, vi costruisce sopra una stilizzata ed ironica favola. Ma codesta professione di ingenuità surreale non obbedisce, nelle sue intenzioni, a un partito preso dell'intelligenza. Ricorrendo alle sue dolci e incantate macchiette, la Ginzburg vuol identificarsi con il senso stesso, assurdo e doloroso, della vita».

Natalia Ginzburg affronta dei temi delicati in questo romanzo breve.

Valentino è la storia di una famiglia, come è caro all'autrice. Un padre devoto, due figlie e il figlio maggiore, Valentino appunto.

Valentino è destinato a grandi cose, a una brillante carriera di medico, e tutte le risorse familiari finiscono investite sul suo futuro, a costo di privare tutti anche dei beni di prima necessità.
Valentino è bello, biondo, vanesio, ama i begli abiti, la bella vita, le ragazzette giovani e superficiali, ma decide di sposare Maddalena, una donna ricca e brutta che si prodiga per lui e la sua famiglia.

Da qui la storia vira su temi insoliti, si allude a Kit, un suo amico intimo di lunga frequentazione, all'insoddisfazione della moglie Maddalena. La sorella minore Caterina, la voce narrante, viene fortemente spinta verso un matrimonio verso questo amico, per tenerlo legato alla famiglia, ma la promessa viene spezzata e Kit si suicida disperato.

L'omosessualità di Valentino, fonte del suo disagio, non viene mai affrontata apertamente, né discussa. E' sepolta in profondità nel racconto, così come è sepolta in profondità nella società di cui si parla.

Tutto torna insieme nella triste battuta finale di Maddalena, ormai separata: "Avrei sopportato qualunque cosa, qualunque storia con una donna. Ma non questa cosa qui", che svela il cuore del conflitto coniugale.

Valentino è uno dei racconti più anonimi di Natalia Ginzburg e allo stesso tempo tra i più significativi per il messaggio che prova a portare in un'epoca in cui pochi scrittori si esponevano così platealmente nel parlare dell'omosessualità nei suoi aspetti di dramma personale da vivere.

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