Mi sono approcciato a questo romanzo per ragazzi (ragazze?) con un certo pregiudizio. Scritto da un'autrice diciannovenne, mi fa un po' storcere il naso per il timore di cliché triti mai incontrati prima di mettersi a scrivere.
Mi ha sorpreso positivamente per una certa freschezza di linguaggio e di temi. C'è il romance soprannaturale ma non è dominante. La sensazione che si ha leggendo è quella delle lunghe saghe per ragazzi, molto più brevi come mole, che svelano un mondo ampio un volume alla volta, creando dipendenza. Penso sia un effetto casuale, ma che unito a un'ambientazione relativamente innovativa, lasciano un'ottima sensazione dopo la lettura.
Lissy, sua sorella, sua madre e sua nonna si trasferiscono in un paesino dell'Oklahoma, fuggendo dalla California dove la madre non riesce più a vivere per non essere riuscita a salvare un ragazzo rapito. Tutte le donne della famiglia hanno dei poteri, eredità di un'antenata vaga. Lissy vede l'aura delle persone, e nel corso della storia impara a vedere molto di più, le connessioni, amicizie, amori, impara a modellarle e manipolarle.
Nel romanzo abbiamo una peculiare descrizione e visione del mondo, mediata quasi interamente da queste aure colorate, in continuo movimento, con forme, vibrazioni, movimenti, tutti indicativi di stati d'animo e umori. Queste informazioni alternative rendono unico questo libro.
Ovviamente ci sono i cattivi. Il colore dei cattivi è un non-colore, il garn, e ovviamente si presenta un personaggio interamente color garn, su cui indagare e da smascherare nella sua cattiveria.
Il titolo è pessimo e non ha nulla a che vedere col racconto. Non ci sono aure nere. Il titolo originale Golden, dorato, ha molto più senso (è il nome dei "ragazzi fichi" della scuola, reso con Super in italiano), è più d'impatto e non inganna il lettore.
Spero verranno pubblicati anche i seguiti, con poche speranze visto che sono passati dieci anni dal primo volume, ma in inglese saranno ancora in circolazione!
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