venerdì 29 dicembre 2017

Apocalisse Peluche - Carlton Mellick III

 Apocalisse Peluche (Vaporteppa Vol. 14), di Carlton Mellick III
La guerra tra i giocattoli e gli umani è giunta al termine.
E hanno vinto i giocattoli.

Peluche, bambole e soldatini dotati di intelligenza artificiale non ne potevano più di venire maltrattati da bambini viziati e distrutti al minimo accenno di ribellione. Senza libertà, senza diritti, senza una speranza per il futuro, la loro unica possibilità di salvezza era di sterminare gli umani. Iniziò la rivolta.
[...]
 Se mi avessero detto a inizio 2017 che il miglio romanzo (breve) che avrei letto durante l'anno sarebbe stata una storia ambientato in un futuro postapocalittico dove la società è crollata per via di peluche intelligenti, non gli avrei creduto.
Invece Apocalisse Peluche si legge senza interruzioni, la storia di Julie, trasformata in panda con la chirurgia per infiltrarsi nella società dei peluche, avvince davvero e mi sono trovato a leggere di un un peluche coniglio ninja che bacia in una scena strappalacrime un orso stupratore dai denti d'acciaio, suo amante segreto, mi sono trovato a tremare per degli orsetti del cuore così feroci da far paura ai giocattoli stessi, mi sono trovato completamente calato in una ambientazione coerentemente bizzarra.

Bizzarra come la Bizzarro Fiction che ho scoperto nel saggio "Introduzione alla Bizarro Fiction" di Chiara Gamberetta aggiunto in fondo all'ebook e molto apprezzato, che mi ha fornito una buona lista di classici Bizzarro da cercare e leggere per riempire questa mia lacuna che necessita di essere colmata.

giovedì 14 dicembre 2017

La strana biblioteca - Haruki Murakami




Le biblioteche contengono storie. Le storie contengono universi. E certi universi possono essere molto pericolosi.

Siamo in campo commerciale, Murakami va di moda? Seguamo il "modello Vitali", iniziamo a fargli sfornare racconti pubblicandoli singolarmente, tanto il nome vende.
Neanche le ottime illustraizoni di Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, riescono a salvare questo librino.
Ci sono le atmosfere di Murakami, le fanciulle oniriche che salvano il protagonista, l'uomo pecora, dei cattivi dalle motivazioni vaghe quanto minacciose, ma la storia? No, non c'è neanche un tentativo di dare un senso a quel che succede. Possiamo metterci tutti i simbolismi e significati nascosti che vogliamo, ma sarebbe mentire a noi stessi pur di giustificare il nostro autore beniamino.
Ragazzino va in biblioteca a chiedere della raccolta nelle imposte nell'impero bizantino, ragazzino viene chiuso in una cella a leggere sull'argomento, il cattivo berrà il suo cervello, l'uomo pecora gli porta ciambelle, la ragazza misteriosa cibo di lusso. Scappano tutti insieme, trovano il cattivo, un incubo d'infanzia e la ragazza-merlo che lo salva. Fine.
Un paragafo finale ambiguo, non è chiaro se sia parte della storia o una dedica, ci fa pensare che sia dedicato alla memoria della madre di Murakami, magari c'è un'esperienza personale o qualcosa di ermetico che ci sfugge, ma no, aspetterò i romanzi dove almeno posso fingere che ci sia un senso dietro alle storie di Murakami e bearmi nelle speculazioni.