giovedì 30 luglio 2015

Il segreto di Lucinda - Holly Black, Tony DiTerlizzi

Le Cronache di Spiderwick #3

Con il terzo libro la serie inizia ad ingranare, il mondo fatato acquista spessore, una sua gerarchia interna con al vertice gli elfi (i più classici elfi che possiate immaginare, con tanto di orecchie a punta, campeggio nei boschi e vestiti di foglie), ed un conflitto tra creature buone e creature malvagie in cui i fratelli Grace si trovano coinvolti, per via del Libro dei Segreti e le preziose annotazioni che racchiude, con debolezze, vizi e virtù di innumerevoli creature magiche di entrambe le fazioni.
Abbiamo persino un unicorno che provoca visioni in chi lo tocca, in perfetto stile Unicorno Nero di Landoveriana memoria.

Incontriamo anche la zia Lucinda, ovviamente considerata pazza per il suo intrallazzarsi con le creature fatate e che nonostante sia rinchiusa in una casa di cura riesce a nutrirsi solo ed esclusivamente di cibo fatato portatole dalle fate, senza che nessuna infermiera sospetti qualcosa...

Ancora in sospeso il destino dello zio, marito di zia Lucinda, che si suppone sia stato rapito e messo in stasi dagli elfi per non aver consegnato il Libro dei Segreti. Si trovava nella stessa situazione dei suoi nipoti, nulla è cambiato, come se il mondo fosse rimasto in attesa per cinquant'anni senza alcuno sviluppo nelle dinamiche del mondo fatato. Tempi da ent, oppure un espediente narrativo riuscito a metà.

Le tre minestre - Andrea Vitali

Le tre minestre è un racconto autobiografico, per piccoli spaccati su personaggi, abitudini e rituali che hanno segnato il giovane Vitali.

Le tre minestre, o ministri, sono le tre zie che l'hanno cresciuto, le tre zie tipiche che almeno metà degli italiani ha o può immaginare facilmente basandosi sulla sua famiglia estesa.

Il sapore è quello dei racconti di famiglia di Guareschi, con due spruzzi delle atmosfere surreali di Mario Benedetti. L'unica nota stonata è l'insistere martellante nell'usare i ruoli da ministro per riferirsi alle zie. Fa sorridere la prima volta, è simpatico quando i loro comportamenti rispecchiano il loro ruolo istituzionale, ma alla cinquentesima volta è solo pesante. Ci hai detto i loro nomi, usali.

Il libro è godibile, seppur sappia tanto tanto di speculazione commerciali. Ha il nome di Vitali su, stampiamolo. Non è abbastanza lungo? Parla di cibo, raddoppiamo il numero di pagina mettendoci qualsiasi ricetta a cui si sia anche solo accennato nel racconto! Anzi, il cibo va di moda, raddoppiamo il prezzo, visto che ci sono delle ricette!

martedì 28 luglio 2015

Il Licantropo - R. L. Stine

Piccoli Brividi #79

Aaron ha un padre psicopatico, che tra tutti i lupi e mostri del libro è il personaggio più spaventoso.
Il padre è uno sceriffo con la fissazione dei lupi mannari, è convinto che esistano ed è ossessionato dal catturarne uno.
Porta il figlio con se in spedizioni pericolose nei boschi, in Bratvia - est Europa generico - lontano dalla civiltà. Lo mette in pericolo lasciandolo regolarmente solo a dormire nella sua tenda con della fauna aggressiva nei dintorni, spesso e volentieri si allontana dal campo durante la notte.

Ma Aaron lo considera normale e ragionevole, neppure quando abusa del suo potere per chiudere un omino dall'aria innocente in una gabbia, riuscendo addirittura a convincere i doganieri della XX che si tratti di un assassino (gli accordi di estradizione tra XX e Stati Uniti devono essere oscenamente svantaggiosi), non si insospettisce.

Due volte gli scappa un lupo mannaro, una volta riportato a casa, ma in entrambi i casi riesce a convincere i suoi sottoposti (col terrore?) a lasciargli gestire personalmente la situazione. Per quale ragione? Cereali brandizzati Lupo Mannaro, pupazzi, gadget, show televisivi, fama.

Aaron non tradisce il suo sangue, ovviamente, e non brilla in intelligenza. In un terzo dei capitoli ha sogni molto chiari ed espliciti e si "risveglia". Si risveglia da un risveglio. Ha un grosso morso di lupo mannaro sul collo! Perché preoccuparsene? Perché sospettare che qualcosa non va se il lupo a cui dai la caccia ti regala un ciondolo a forma di dente? Perché sospettare qualcosa se ti cresce del pelo addosso, perdi la memoria e persone muoiono?
Stupido Aaron.

Questo libro non ha morale. Credo ai lupi mannari. I lupi mannari ci sono. Ne catturo uno. Scappa. Fine. Scooby Doo, paladino del razionalismo, sarebbe profondamente deluso da questa storia.

domenica 26 luglio 2015

Pianoforte vendesi - Andrea Vitali

Pianoforte vendesi è una favola in incognito, con personaggi dalle cattive intenzioni che incontrano fantasmi buoni, riflettono sulla propria vita e cambiano.

Il protagonista del racconto è il Pianista, un ladro che suona tasche e borsette, non pianoforti, in missione ad una festa di paese (a Bellano, ovviamente, anche se mai viene citato esplicitamente). Il maltempo e la sfortuna lo portano a indagare sull'annuncio di vendita di un pianoforte, ad essere accusato di averne tentato il furto e a trovarsi nella più classica situazione da commedia degli equivoci. La verità diventa troppo improbabile e indifendibile, costringendo il povero Pianista a mentire e mentire ancora per giustificare le sue azioni.

Non è un capolavoro e forse neppure all'altezza del Vitali che esplora le dinamiche del Paese, complesse e insondabili, ma merita la mezz'ora di tempo che ci vuole per finire questa lettura. Sono sicuro che sarebbe una grande delusioni per i puristi di Vitali, ma le contaminazioni a me piacciono.

venerdì 24 luglio 2015

Animorphs #17, The underground - K. A. Applegate

Animorphs #17, Il sotterraneo

Ah, finalmente gli Animorphs hanno deragliato abbastanza da produrre un libro quasi comico!
Salvato un suicida per caso, i nostri giovani scoprono che ha un Yeerk inattivo in testa. Inattivo perché ormai sta diventando comune tra i lumacoidi smettere di usare i raggi Kandrona per ricaricarsi.
Ci riusciva il gemello di Visser 3 nel libro precedente, ci riescono degli Yeerk ora grazie ad un nuovo fantastico prodotto che rimuove la necessità del bagno periodico nella vasca... il porridge istantaneo allo zenzero e sciroppo d'acero! Ovviamente. Gli effetti collaterali sono il totale intontimento del parassita che permettono all'ospite umano di riprendere il controllo.

Quale può essere il piano, se non tornare sottoterra a versare porridge istantaneo nella Yeerk Pool, per mettere fuori uso centinaia di Yeerk in un colpo solo?

Ovviamente viene eseguito in maniera stupida, scavano in lunghe scene claustrofobiche da talpa per arrivare alla caverna, senza un piano per riuscire a scendere dal soffitto (senza trovare "per caso" un nido di pipistrelli non ci sarebbe stato modo di farlo) o di uscirne una volta scesi.

Si pone l'interessante questione di come Visser 3 riesca a conservare il suo corpo da andalite, quando esce per il bagno ogni tre giorni. Cosa impedisce al suo ospite di trasformarsi in qualcosa di molto piccolo, o molto grosso, o molto cattivo, per andarsene?

Nevermore - Keith R. A. DeCandido

Ognuno ha i suoi vizi segreti, il mio sono i libri imbarazzanti, tra cui i romanzi che espandono gli universi delle mie serie tv preferite. Non sono fanfiction, perché sono ufficiali, e questo li rende meno imbarazzanti!

Nevermore, ambientato nella continuity di Supernatural circa a metà della seconda stagione, crea un piacevole effetto nostalgico. I fantasmi andavano di moda e quasi tutte le missioni consistevano nel trovare qualcosa o qualcuno da salare e bruciare. Com'era tutto più semplice!

Lo spazio di un romanzo permette di esplorare ben due casi contemporaneamente, saltando da uno all'altro. Da un lato il classico fantasma, in una casa dalla vasta collezione di dischi, cd e memorabilia musicali costruita ad arte per esibire questo aspetto di Dean. Dall'altro un rituale di evocazione per riportare in vita un altrettanto classico Edgar Allan Poe.


Il media alternativo al video permette di esplorare la vita di Sam e Dean nei dettagli quotidiani solitamente ignorati. I dettagli logistici della loro vita sulla strada e di truffatori per sopravvivenza, con il 250% in più di discorsi in auto sul padre perduto e sul loro rapporto fraterno.

Bella anche l'ambientazione Newyorkese, che si allontana dalle classiche cittadine di provincia sottotono (più facili da ricreare nei dintorni di Vancouver, dove viene girato Supernatural).

Non avevo grandi aspettative per Nevermore, ma mettendo da parte ogni pregiudizio è migliore di buona parte degli episodi, esplora lati nuovi e aggiunge informazioni che qualsiasi fan sarebbe entusiasta di leggere, quindi continuerò le letture a tema!

mercoledì 22 luglio 2015

La pietra magica - Holly Black, Tony DiTerlizzi

Le Cronache di Spiderwick #2

Nel secondo libro della serie incontriamo la pietra/lente emblematica per la serie.
Montata sul più classico occhialino da aviatore steampunk permette di vedere l'altro mondo, quello delle creature magiche e fatate.

Con la pietra arrivano le incongruenze e la mancanza di pianificazione nell'universo di Spiderwick.
Goblin, Troll e le poche altre creature incontrate in questa breve avventura (un gatto perso, un fratello che lo cerca, un fratello perso, i due rimasti che lo cercano, fine) interagiscono senza limiti con il mondo consueto. Possono e vogliono aggredire, rapire, distruggere e fare del male, eppure per qualche ragione nessuno si è mai accorto della loro presenza, del campeggio di troll al lato dell'autostrada, del troll grande come un camper in mezzo a un fiume.

Le creature fatate si comportano esattamente come comuni animali invisibili, niente di magico, e questo non basta assolutamente a giustificare come siano potuti restare nascosti, anche considerato l'alto grado di collaborazione del Maiastrillo nello sputare negli occhi a tutti per mostrare più agevolmente il mondo fatato grazie alla sua saliva (ma usare ancora un po' il gimmik della pietra, che era scenico e particolare, no?)

mercoledì 15 luglio 2015

Il libro dei segreti - Holly Black, Tony DiTerlizzi

 Le Cronache di Spiderwick #1

Il primo volume delle cronache di Spiderwick sembra incredibilmente corto, mozzo. Ti imbocca con qualcosa di buono e appena inizia ad ingranare te lo toglie e ti costringe ad aspettare un altro libro per continuare la storia.

L'ambientazione è abbastanza da stereotipo, una sorella maggiore, Mallory, e due fratelli minori (gemelli), Jared e Simon. Una madre in difficoltà dopo che il marito se n'è andato. Un nuovo paese e una nuova casa dall'aspetto sospetto, la Villa Spiderwick che dà il nome alla saga.

Il finto intreccio del primo volume è altrettanto lineare, succedono eventi inspiegabili, si sentono rumori, spariscono oggetti ed ogni notte qualcuno devasta la casa. I bambini sentono rumori nei muri e cercano una spiegazione paranormale, la madre accusa  i figli nel più classico degli equivoci.

Una stanza segreta con una vasta libreria sul paranormale, ma soprattutto il Libro dei Segreti lasciato dallo zio che abitava a Villa Spiderwick aprono ai tre protagonisti un mondo di creature magiche nascoste e permette loro di riconciliarsi molto rapidamente con l'inquilino molesto, un Boggart a cui avevano per sbaglio distrutto la tana.

Il Libro dei Segreti è come un piatto di amuse-bouche saporiti. Finiscono subito e ti domandi perché non li abbiano fatti più grandi, altrettanto saporiti, chiamandoli antipasti e soddisfacendoti di più.

(Notevoli le illustrazioni di DiTerlizzi, le avrei adorate da bambino provando a ridisegnarle io a matita.)

sabato 11 luglio 2015

3012. L'anno del profeta - Sebastiano Vassalli

3012 è un testo sacro, un finto testo sacro.

Ci parla di Antalo, il profeta di una nuova religione che sta per nascere, e la sua presa di coscienza sui cambiamenti che servono nel mondo.

Tutto il pianeta è in pace da secoli, si usa una forma di energia pulita distillata dalle frustrazioni e dall'odio tra le persone (sigh), e proprio questo dettaglio trasforma questo futuro in una distopia in cui le persone vengono raccolte in enormi città-centrale, dove possono essere stressate in maniera sistematica e ottimizzata.

Lo stile di Vassalli è impeccabile, struttura bellissima, una dedizione incredibile alla sospensione dell'incredulità, ogni idea balorda, aneddoto storico improbabile, tutto viene accolto una grande serenità che può derivare solo da secoli di analisi storica.

Chiudendo 3012 si rimpiange Antalo, gigolò virtuale, fuggiasco, venduto per organi, poeta, preda di un cacciatore, spia fraintesa, ma non si rimpiange il suo mondo troppo vicino al nostro per farci immaginare il peggio, per non pungolarci con le questioni etiche che solleva.

Non è un classico della fantascienza italiana? Dovrebbe esserlo, ma forse è troppo di qualità per etichettarlo come letteratura di genere escludendo tanti lettori non disposti a patteggiare con della fantascienza che mai si sognerebbero di prendere in mano.

Animorphs #16, The warning - K. A. Applegate



Animorphs #16, L'Avvertimento

Poco di notevole in questo capito dello saga degli Animorphs.

Per la prima volta la Applegate esplora gli effetti e le dinemiche di internet e dei mezzi di comunicazione nell'ottica di una conquista aliena tenuta nascosta al pubblico.
Purtroppo lo fa in maniera irrealistica, dimostrando una completa ignoranza del funzionamento e della logica di internet, delle chat, dei siti. Avrei apprezzato che il sito di denuncia dell'invasione Yeerk, anziché essere preso seriamente da chi cade nella trappola, fosse semplicemente liquidato come "spazzatura complottista", perché è quello che sarebbe nella vera rete.

(Il gemello sfigato di Visser 3 salva un po' la situazione, ha ottime potenzialità come personaggio, magari usato come alleato.)

mercoledì 8 luglio 2015

Di morto in peggio - Charlaine Harris

Di morto in peggio è un libro della saga un po' sottotono.
Succedono tante cose, ma senza un filo conduttore (o due, da tradizione) che crei della tensione o un vero desiderio di continuare a leggere.

Tra i mannari Alcide diventa capobranco in maniera complicata, scontri interni del branco.

I vampiri sono sottosopra e dopo la caduta di Sophie-Ann, la Louisiana viene invasa e conquistata. Il nuovo re è Felipe de Castro, lo stereotipo dell'immigrante cubano in versione vampiro. La scusa con cui Sookie viene legata anche a lui è un po' patetica e probabilmente sarebbe bastato anche solo renderlo interessato ai poteri telepatici, senza sminuire un vampiro (re di un suo stato quindi probabilmente potente) facendolo legare e quasi morire nella prima scena in cui compare...

Finalmente la famiglia di Sookie si espande, conosciamo Niall Brigant, bisnonno e re delle fate, dall'atteggiamento ambiguo ma bendisposto, e proprio alla fine il figlio della cugina morta di Sookie, anche lui telepatico, che promette molto bene per il futuro della serie.

Amelia è il personaggio chiave, che mi stupisco sempre di più non sia stata inserita nella serie tv. Ha carattere, fa magie sceniche. Probabilmente la scelta di fonderla con LaFayette è stata dettata dal bisogno di avere la maggior parte del cast corale in ogni episodio, senza diluirlo ulteriormente.

venerdì 3 luglio 2015

Diario del cattivo papà - Guy Delisle

Diario del cattivo papa è un librino minimo di Delisle, che ci mostra come essere un cattivo papà, nel modo giusto, porti in realtà ad essere un ottimo papà.

Il volume è diviso in scene isolate di interazione con i figli, interazioni ingenue e dove spesso emerge il lato infantile dei genitori, tenuto appena a bada per conservare l'apparenza di adulto di cui un genitore ha il dovere di ammantarsi.

Delisle riesce a trasmettere in pochissime parole quel che Guareschi trasmette nei suoi racconti di "Vita in Famiglia", e questo mi ha sorpreso non poco.

Cronache birmane - Guy Delisle

La mia prima lettura di un reportage a fumetti di Delisle, Cronache di Gerusalemme, mi ha appassionato, istruito e portato in una spirale di informazione positiva, quindi non ho aspettato molto per riprovarci. Avrei voluto leggere Pyongyang, sulla Korea del Nord, ma la biblioteca passava solo le Cronache Birmane. Quindi... sono andato in Birmania!

Molto più di Gerusalemme, la Birmania trasmette un senso di estraneità, come tradizioni e cultura. Non c'è l'irrazionalità religiosa, ma una costante ed onnipresente irrazionalità politica, tipica delle dittature, ma solitamente più nascosta e sottile.

I piccoli episodi in cui è diviso il volume permettono di assaporare tante piccoli racconti, non necessariamente collegati. Si salta dalle isole (con muri e filo spinato) felici delle ambasciate, con piscine e lussi, fino alle cliniche nei sobborghi e ai quartieri dell'eroina, dove è il governo stesso a non voler cambiare la situazione, perché un giovane drogato è più gestibile di un giovane manifestante.

Incredibilmente agrodolce (e forse depresso) il finale razionale, con MSF Francia che si ritira dalla Birmania, non perché non serva più il suo intervento, ma perché il direttivo si rende conto che la dittatura li sta usando al posto di sviluppare un sistema sanitario nazionale, e che quindi restare sarebbe un modo per collaborare e supportare il regime.

Achtung! La lettura produce calore in maniera indiretta. Si suda in Birmania, si suda leggendo.