lunedì 29 dicembre 2014

Animorphs #9, The secret - K. A. Applegate

Animorphs #9, Il Segreto

Cassie è alle prese con i grandi dilemmi del vivere sotto forme animali diverse, sul rapporto tra prede e predatori nell'ambiente della terra e su quale sia la differenza tra questo rapporto naturale e quello tra gli Yeerk e le loro prede, gli umani.

Motore di questa riflessione è il salvataggio di una tenera puzzola e la successiva ricerca e accudimento dei suoi piccoli perduti, uniti ad una brutta esperienza in una colonia di termiti, dove Cassie deve uccidere la regina pur di mantenere il controllo sul suo morph.

La trama coi Yeerk è minima, i cattivoni vogliono disboscare tutto un parco naturale per stanare la banda di Andaliti ribelli, e non hanno ancora notato il fatto che vedono sempre lo stesso mentre gli altri sono in morph di animali terrestri. Guardacaso.

Ovviamente il piano viene sventato e si scopre quanto tutte le specie ospiti degli Yeerk patiscano una spruzzata di puzzola. Visser Three diventa una macchietta comica, immerso nel succo d'uva per togliersi l'odore fetido, perdendo due gradi di temibilità.

lunedì 22 dicembre 2014

Animorphs #8, The alien - K. A. Applegate

Animorphs #8, L'Alieno

Il primo libro della serie ad essere narrato dal punto di vista di Ax, il giovane andalite del gruppo.

La prospettiva diversa è interessante e più avvincente. Per un po' ci riporta alla sua caduta sulla terra, durante la primissima battaglia contro gli Yeerk, e alla sua prigionia forzata sul fondo dell'oceano, prima di essere salvato in Il Messaggio.

L'occasione è ottima per rendere gli Andaliti più vicini al lettore, dandogli motivazioni umane, sensi di colpa e aspirazioni. Si spiega la loro lotta contro gli Yeerk, a cui sono stati loro stessi a dare la tecnologia per conquistare lo spazio, e alla conseguente regola di non interferenza con le razze meno sviluppate, che impedisce però di aiutare troppo esplicitamente i terrestri.

Il rapporto tra Ax ed il (defunto) fratello Elfangor diventa più complesso. Ax spiega quanto sia stato difficile accettare che Elfangor abbia trasmesso la tecnologia andalite del morphing a dei terrestri, commettendo un crimine dei peggiori per la sua razza, ma allo stesso tempo ammira la sua decisione, e se ne prende la responsabilità, quando fa rapporto al suo pianeta madre, per non far perdere un grande eroe alla sua gente.

Per la prima volta conosciamo Alloran, l'andalite ospite di Visser Three, la cui coscienza risbuca dopo al tentativo di Ax di avvelenarlo.

sabato 20 dicembre 2014

Smith & Wesson - Alessandro Baricco

Smith & Wesson, journal.

Siamo nel 1902, sulle cascate del Niagara, luogo popolare, oltre che per i turisti, per gli aspiranti suicidi.

Smith è un inventore sgangherato con la passione per la metereologia storica. Viaggia chiedendo a chiunque incontri quale fosse il clima nei momenti topici della propria vita.

Wesson conosce il fiume e le cascate meglio di chiunque altro. Recupera i cadaveri dei suicidi.

Rachel Green è una aspirante giornalista, alla ricerca della grande notizia per essere finalmente presa sul serio in un mondo di uomini, e che ha deciso che l'unico modo per riuscirci sia diventare lei stessa la notizia, diventando la prima persona a lanciarsi dalle cascate del Niagara sopravvivendo.

E può riuscirci solo con l'aiuto di un inventore capace di costruirle tutto l'occorrente per il salto e di un grande conoscitore delle correnti e del fiume, per ripescarla indenne.

Smith & Wesson è una scenografia teatrale, molto libera ed interpretabile, e l'essere basato quasi completamente sui dialoghi, vagamente surreali, tra i personaggi, lo rende molto più spigliato e leggibile del previsto.
La storia è semplice, lineare. I personaggi sono altrettanto semplici, nella loro stravaganza, ma questo non toglie nulla alla loro interazione.
Mi ricorda molto il primissimo Baricco, senza pretese e senza l'aria e il tono dello "scrittore arrivato che può atteggiarsi".
Chi ha invece amato gli ultimi libri di Baricco probabilmente lo troverà un'aberrazione senza speranza e senza scopo di essere stampata, ma non si possono accontentare tutti i lettori.

venerdì 19 dicembre 2014

Il diario segreto di Phileas Fogg - Philip Josè Farmer

Urania 1140, 18 Novembre 1990

Tutti sanno che Phileas Fogg è il protagonista del Giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne, ma non tutti sanno che la versione raccontata in quel romanzo è quantomeno parziale: durante il suo viaggio, infatti, l'eccentrico signore inglese fece ben altre scoperte e visse ben più fantastiche avventure. Per decifrare e pubblicare Il diario segreto di Phileas Fogg occorreva un esperto del calibro di Philip Farmer, che in questo sorprendente romanzo ci aggiorna sulle minacce cosmiche, complotti spazio-temporali e i mille pericoli corsi non solo da Fogg ma da tutta la Terra, e che rendono ancora oggi il nostro pianeta un luogo... molto poco sicuro. Buon viaggio con Farmer!

Phileas Fogg è il protagonista di Il giro del mondo in 80 giorni.
Farmer inventa una mitologia "attorno" al giro del mondo, che spieghi le piccole incongruenze e imprecisioni sparse per il romanzo, inserendolo in una cornice più ampia con complotti e azioni che Verne avrebbe omesso.

L'idea è carina, il risultato è catastrofico.

Ci sono due razze aliene, Eridaniani e Cappelliani, che si nascondono sulla terra.
Ma sono uguali ai terrestri, e tutte le loro femmine sono morte perché se le sono uccise a vicenda.
E poi si sono circa estinti, ma hanno adottato dei bambini terrestri per continuare la loro lotta (per cosa? non si spiega.)
E i terrestri addestrati e condizionati a vivere e pensare come Eridaniani e Cappelliani lottano comportandosi in maniera paranoica e fingendo di essere umani normali per tutto il tempo, perché si sentono spiati. Quindi a tutti gli effetti sono persone normali (sigh), a parte comunicare con partite al solitario mescolate con abilità da bari provetti e con piccole variazioni della loro routine.

L'ambientazione extra-verne è estremamente debole e poco spiegata. Fogg parte per il suo viaggio, inseguito e inseguitore allo stesso tempo, con un capitano Nemo (nonché Moriarty, non chiedetevi perché) inserito a forza come antagonista astuto e feroce.
Farmer deve essersi accorto a metà dell'opera che c'erano molte meno incongruenze su cui lavorare di quanto avesse pronosticato, perché inizia ad inserire mini-quest improbabili ogni volta che i personaggi dormono o sono fuori scena del romanzo originale, tipicamente con loro che si teletrasportano in palazzi di emiri cattivi o su navi attaccate dai pirati.

La debolezza della trama unita ad una prosa estremamente pesante e sovradescrittiva nel tentativo di essere credibile, rendono Il diario segreto di Phileas Fogg un Urania brutto, una qualità di solito apprezzata nell'accezione di "improbabile e trashone", ma che in rari casi è una vera caratteristica negativa.

giovedì 18 dicembre 2014

Megamorphs #1, The andalite's gift - K. A. Applegate

Megamorphs #1: Il Dono dell'Andalite

Non tradotto in italiano. Perché la continuity è un pretesto da americani.

The Andalite's Gift è il primo dei libri "speciali", più voluminoso, senza un narratore preferenziale, inserito all'interno della serie regolare e come bonus finale, senza nulla di utile alla trama globale.

Il nostro gruppetto di animorphs è in vacanza, ognuno perde tempo a modo suo, ed una misteriosa creatura-uragano divoratutto inizia ad inseguirli, distruggendo qualsiasi cosa incontri.

Dopo essere stati inseguiti ogni volta che si trasformano per la prima metà del libro, facendo dubitare del loro senso logico, capiscono questo pattern, ma i tentativi di stancare la creatura si rivelano poco fruttuosi, e un po' di loro vengono prelevati (ma non divorati) e portati sulla nave di Visser 3, sempre al lavoro.

Per fare varietà Rachel prende un colpo in testa mentre è trasformata in aquila e perde la memoria, trovandosi con la creatura-uragano che la insegue senza sapere perché.

Visser Three si rivela essere un po' troppo ingenuo, non sospettando neppure che i nostri prigionieri possano trasformarsi in un animale piccino per uscire dalle loro gabbie (sigh), e riesce persino a rivelare la debolezza del Veleek (ora ha un nome), la sua avversione per l'acqua.

Da qui il piano è lineare, tornare a cercare una balena (ve l'avevo detto che dovevate iniziare a collezionare morph nei libri prima, non solo quando vi serve), trasformarsi in balena mentre si è a mezz'aria in modo da tirare a fondo il Veleek quando non può più scappare.

Tadah.

Se avesse avuto anche solo un piccolo minimo utile accenno alla trama globale non sarebbe stato terribile come libro.

mercoledì 17 dicembre 2014

L'allevatore di dinosauri - Yambo (aka Enrico Novelli)

o "L'uovo di pterodattilo"
o "Uno pterodattilo a Montecitorio"

Ebook su liberliber.

Romeo Gualandi, sindaco di un paesello toscano riceve la visita inaspettata di un vecchio amico, con al seguito un fedele servitore, una scimmia ed una storia incredibile con principesse, esplorazioni e scoperte esotiche.

Gli viene lasciato in custodia un cuore mummificato trovato nello stomaco di un dinosauro (che non avrà più alcuna rilevanza nella storia, disgrazie dei romanzi a puntate) e un uovo di pterodattilo.

L'animo di scienziato di Romeo non gli lascia altra scelta che mettersi al lavoro nella sua cantina-laboratorio per tentare di far nascere il piccolo pterodattilo, costruendo un'incubatrice capace di simulare le condizioni climatiche del Giurassico e preparandosi ad ogni eventualità.

Nato il piccolo dinosauro, Piri-Piri, iniziano le fughe, le cacce, gli incidenti diplomatici, in un inseguimento turbinoso attorno al modno, che sconvolge la politica internazionale che non può ignorare il nuovo fenomeno.

I capitoli a Montecitorio sono i più interessanti. Il tentativo di Romeo di far riconoscere a Mussolini i suoi successi scientifici, e il tentativo di Mussolini di non farsi ridicolizzare dall'opposizione (1923, c'era un'opposizione) con la storia dei dinosauri redivivi.
Epica la scena del Duce che ordina di liberare lo pterodattilo a Montecitorio.
Siamo nel 1926 quando viene stampato L'allevatore di dinosauri. C'è stata la marcia su Roma, Mussolini era Presidente del Consiglio con poteri dittatoriali da circa un anno.
Yambo di mostra un Mussolini ancora non compromesso da anni di storia e di interpretazioni storiche, strano, pericoloso, duro ma innocuo, quasi una parodia di se stesso, che non vive all'altezza del Mito di Mussolini che ha già creato e diffuso, dimenticandosi della mitologia al momento meno opportuno.
Sarà solo alla fine del 1926 che verranno promulgate le "Leggi Fascistissime" che tra le altre cose sopprimono tutti i giornali antifascisti sciolgono i partiti, creano il concetto di confino e fanno decadere tutti i parlamentari dell'opposizione.

lunedì 8 dicembre 2014

Troppo buoni con le donne - Raymond Queneau

Troppo buoni con le donne, journal.

Il libro è ambientato a Dublino, nel 1916, durante la Rivolta di Pasqua in cui gli indipendentisti occuparono punti chiave di Dublino dichiarando l'indipendenza dal Regno Unito.

Non conoscendo se non molto superficialmente la storia Irlandese, un piccolo ripasso su wikipedia mi ha aiutato a capire qualcosa di più del racconto, che altrimenti avrebbe avuto molto meno senso.

Troppo buoni con le donne segue il gruppo di indipendentisti che occupa l'ufficio postale centrale di Dublino, ma lo fa con il tono classico di Queneau. Un po' scanzonato, con caratterizzazioni molto forti, quasi parodie.

Seguiamo allo stesso tempo i ribelli, Gertie, una ragazza rimasta intrappolata in un bagno dell'ufficio postale e troppo spaventata per uscirne, dopo aver sentito uccidere i suoi colleghi, ed infine il fidanzato di Gertie, all'esterno dell'ufficio postale e con l'incarico di bombardarlo per riprendere controllo dell'insurrezione.

Gertie fraternizza col nemico. Parla con loro, confronta la sua posizione di agnostica militante con i protestanti che la considerano cattolica in quanto inglese. Forse la coerenza del personaggio-Gertie non è fenomenale, o forse di evolve troppo rapidamente nel corso del libro (miracoli di una situazione ad alto stress), lasciando il lettore un po' smarrito.

L'umorismo classico di Queneau viene mediato in maniera molto piacevole dai tre stili molto diversi tra loro, i base a chi viene seguito nel racconto. Questi cambiamenti di stile rendono più varia (e meno pesante) la lettura.

La traduzione è un po' dannosa, ma era inevitabile. Tanti neologismi e allusioni lessicali che spesso si perdono per quanto sono sottili o difficili da rendere. Si intuisce che dev'esserci di più, ma che i dialoghi in francese infarciti di anglicismi ed irlandesismi (?), usati liberamente da Queneau, solo conoscendo il francese si riuscirebbero davvero ad apprezzare.

Dio salvi il Re.

lunedì 1 dicembre 2014

Origine dell'ibrido - Robert J. Sawyer

Urania 1547, Giugno 2009

Mary Vaughan e Ponter Boddit, due scienziati che vogliono avere un figlio. C'è un ostacolo, però: lei appartiene alla specie Homo sapiens ed è nata nel nostro universo, lui è un Neanderthal evoluto e rappresenta la specie dominante di un mondo parallleo. La tecnologia per susperare il gap biologico esiste: è nelle mani di uno scienziato Neanderthal che vive nelle solitudini del suo mondo. Il problema, tuttavia, non è come raggiungerlo, ma come superare la violenza e il razzismo di una pianeta pieno d'odio. Il nostro.

 Terzo volume della trilogia The Neanderthal Parallax. Si legge perché il primo era stupendo e il secondo dignitoso, ma solo per quello.

La trama è debole, Mary va qua e là e continua ad interagire in maniera curiosa e stupita con il nuovo mondo Neanderthal, Porter lo stesso a ruoli invertiti.

Tanti spoiler da qui in avanti, anche se la trama è talmente debole da non aver bisogno di essere difesa.

Mary e Porter si amano tanto, in maniera esagerata e poco credibile, ed ovviamente tutto quel che conta è fare un figlio. Ma sono di due specie, con un numero di cromosomi diverso. Adottare? No! Mary è supercattolica e ci ha già tormentato con il suo divorzio così condannato dalla chiesa! L'unica soluzione ovviamente, è tecnologia genetica ancora non esistente per combinare il DNA di un sapiens con quello di un Neanderthal. Putacaso proprio pochi anni prima quella stessa apparecchiatura era stata prodotta e proibita nel mondo di Porter.

Da qui parte la più classica quest alla ricerca della scienziata che si è data alla macchia senza neppure il suo companion da polso a localizzarla.
In questo Sawyer ha commesso un grave errore di ambientazione. Il mondo dei Neanderthal è sicuro perché tutti hanno un companion che logga ogni loro azione e movimento nel mondo, impedendo che qualsiasi crimine possa passare impunito. Tutti sono al sicuro perché nessuno oserebbe sfidare il sistema.
Questo non si concilia con la possibilità di un singolo individuo di togliersi il companion chirurgicamente ed andare a vivere nei boschi, così, senza che si scateni una caccia all'uomo per reinquadrarlo. Perché chiunque non sia monitorato potrebbe commettere delitti e fare del male, e viceversa chiunque volesse davvero commettere un crimine, avrebbe sempre la scelta di rimuoversi il companion.

Sbuca anche una trama meno melensa. Il governo degli Stati Uniti, con la sua ben accertata classe, decide di sterminare tutti i Neanderthal, per avere a disposizione un intero pianeta di risorse non sfruttate.
Anche qui la trama non regge, non uccidi senza una ragione un'intera razza per il suo pianeta, se sono più avanzati tecnologicamente e si sono detti disposti a condividere tutte le loro scoperte scientifiche. Aspetti degli anni perché l'integrazione tecnologica e lo scambio di conoscenza sia completo.
Vuoi dei cattivi? Falli intelligenti.