giovedì 14 dicembre 2017

La strana biblioteca - Haruki Murakami




Le biblioteche contengono storie. Le storie contengono universi. E certi universi possono essere molto pericolosi.

Siamo in campo commerciale, Murakami va di moda? Seguamo il "modello Vitali", iniziamo a fargli sfornare racconti pubblicandoli singolarmente, tanto il nome vende.
Neanche le ottime illustraizoni di Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, riescono a salvare questo librino.
Ci sono le atmosfere di Murakami, le fanciulle oniriche che salvano il protagonista, l'uomo pecora, dei cattivi dalle motivazioni vaghe quanto minacciose, ma la storia? No, non c'è neanche un tentativo di dare un senso a quel che succede. Possiamo metterci tutti i simbolismi e significati nascosti che vogliamo, ma sarebbe mentire a noi stessi pur di giustificare il nostro autore beniamino.
Ragazzino va in biblioteca a chiedere della raccolta nelle imposte nell'impero bizantino, ragazzino viene chiuso in una cella a leggere sull'argomento, il cattivo berrà il suo cervello, l'uomo pecora gli porta ciambelle, la ragazza misteriosa cibo di lusso. Scappano tutti insieme, trovano il cattivo, un incubo d'infanzia e la ragazza-merlo che lo salva. Fine.
Un paragafo finale ambiguo, non è chiaro se sia parte della storia o una dedica, ci fa pensare che sia dedicato alla memoria della madre di Murakami, magari c'è un'esperienza personale o qualcosa di ermetico che ci sfugge, ma no, aspetterò i romanzi dove almeno posso fingere che ci sia un senso dietro alle storie di Murakami e bearmi nelle speculazioni.

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