venerdì 15 gennaio 2021

Le leggende del castello nero - Iginio Ugo Tarchetti

 

Una raccolta di racconti che è rimasta a guardarmi in libreria a guardarmi per molti anni, perché Tarchetti è uno dei miei autori preferiti e avevo paura ad affrontare i suoi racconti, che potevano deludermi o esaltarmi.

Sono invece piombato in una via di mezzo. Ho apprezzato le atmosfere, parlano di una società ricca, elegante e composta travolta da eventi surreali, sovrannaturali o semplicemente psicologici. Come se Gozzano avesse iniziato a scrivere un suo tipico racconto di amori tra cugini in ville di campagna ma a quattro mani con Stoker.

Non apprezzo l'aprire le raccolte di racconti con il racconto più forbito e raffinato, come per dare tono al tutto. Preferirei di gran lunga avere ad aprire il racconto più semplice e accessibile, quello che mi fa venir voglia di leggere ancora, non quello che mi scoraggia con la sua ostilità e mi fa mettere da parte il volume ogni volta.

Il cuore della raccolta è Storia di una gamba, una storia d'amore tra due uomini e una donna, un ammiccamento a una relazione poli antesignana in cui l'amore (fraterno?) tra i due uomini muta lentamente in gelosia e sospetto, fino a scendere nella paranoia e nella malattia mentale del protagonista, incapace di accettare la perdita di una gamba e che può solo peggiorare coi goffi tentativi di aiutarlo nel distacco. Una storia davvero cupa, vista da una prospettiva moderna in cui tutti i problemi per personaggi sono ben inquadrabili come malattie mentali affrontabili e gestibili, ma all'epoca erano degne di un racconto gotico.

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