domenica 3 aprile 2016

Imbalance (Imbalance Saga Vol. 1) - Maria Luisa Scrofani, Valeria Diurno

Imbalance Saga #1

Il primo volume di Imbalance era in offerta su amazon, ero sconsolatamente alla ricerca di qualcosa di nuovo da leggere, quindi l'affare è stato presto concluso.

Sono stato indeciso a lungo, scrivere una rencesione negativa a due autrici che si impegnano oppure non scriverla direttamente. Per onestà penso di dovermi esporre, magari senza esagerare nella cattiveria.

Storia.
Ayleen è una mezzosangue Nephilim/Seraphim, allevata dagli umani per via del suo potere imprevedibile, ha due amiche sorelle fra loro e un Seraphim stalker col compito di nasconderla ai Nephilim che non sanno della sua esistenza.

Contro.
Tutti i personaggi sono delle Mary Sue. TUTTI. Bellissimi, perfetti, carriera perfetta, case perfette, partner perfetti, famiglie perfette, solo problemi da primo mondo. Impossibile sentire empatia o trovarli credibili.
 L'unico personaggio con una maschera da antagonista ha delle motivazioni così meschine e flebili da diventare una macchietta tollerata con malagrazia da tutti. Manca un conflitto.

I dialoghi sono il peggior esempio di "doppiese" mai visto, completamente innaturali. Provate a leggerli ad alta voce fingendo una conversazione reale, l'effetto sarà ilare. (Esempi emblematici che mi sono appuntato: Chi userebbe in una conversazione con un amico l'esepressione "la serie tv American Horror Story", come se dovesse spiegargli di cosa si tratta quando ovviamente ne avete parlato in passato? Chi dice "prendere un analgesico"?)
Paradossalmente ci sono battute che sembrano le classiche battute adattate male da film. Un personaggio con una semi per una situazione conturbante con la sua partner, un altro si avvicina e commenta "è dura, eh?" (traduzione brutta della battuta, comprensibile in inglese "It's hard, eh?"). Non mi spiego come sia possibile assorbire così tanto doppiese da iniziare ad usarlo in maniera così completa e convinta. L'unica ipotesi che posso avere è un serio abuso di serie tv senza il salto di qualità ai sottotitoli, che ha causato una percezione distorta di come parlino le persone reali.
Sempre sui dialoghi, vengono usati regolarmente per nascondere l'infodump. Tante conversazioni troppo lunga su argomenti banali (e da saltare senza scrupoli nella narrazione), inframezzata da considerazioni che ci "spiegano" letteralmente personaggi ed eventi. Non si fa.
Un uso sotto la media a cui siamo abituati dei nomi del personaggi. Ripeterli non fa male. Esempio casuale, in una conversazione tra due Seraphim, usare "disse il Seraphim" è inutile e stupido. Ripetimi il nome se non è chiaro chi sta parlando.

La mancanza di direzione nella storia. I personaggi fanno cose, interagiscono tra loro, fanno scoperte. La protagonista è quasi completamente passiva in questo carosello, non ha degli obiettivi, galleggia ignara per tutto il libro.

Pro.
Se siete in crisi d'astinenza da Lisa J. Smith, lo stile è ragionevolmente simile e con dei problemi analoghi, solo lievemente più verboso e con una struttura invertita. Anziché avere dei segreti di pulcinella che vengono svelati come grandi rivelazioni troppo tardi per esserlo, qua ci viene svelato tutto preventivamente.

Conclusione.
Per ora è solo una fanfiction glorificata da un buon editing. Leggerò il seguito? Probabilmente, per vedere se l'esercizio e i feedback del mondo hanno fatto la differenza. Lo leggerò fino alla fine? Maybe.

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