mercoledì 6 settembre 2017

La corporazione dei maghi - Trudi Canavan

A Imardin è il giorno dell'Epurazione, l'appuntamento annuale durante il quale, su ordine del re, la Corporazione dei maghi scaccia dalla città vagabondi, mendicanti e tutti coloro che sono sospettati di procurarsi da vivere in modo criminoso. E, come ogni anno, gli abitanti dei quartieri poveri si radunano nella piazza del Nord per protestare contro l'iniquo provvedimento, lanciando sassi contro i maghi, i quali, però, essendo protetti da una barriera magica, ignorano altezzosamente la rivolta. Ma, ad un tratto, una pietra manda in frantumi la protezione e ferisce un mago. L'autrice dell'incredibile gesto è Sonea, una giovane orfana che fugge spaventata. Ma la Corporazione non può permettere che qualcuno dotato di un simile potere sfugga al suo controllo... 
 A soli dieci anni dall'uscita, mi è capitata in mano la trilogia di Trudi Canavan e ho pensato fosse un buon momento per recuperare questa lacuna nel fantasy commerciale (dove commerciale non vuole essere denigratorio).
La storia è molto tradizionale. Protagonista povera, casta ricca di maghi, toh ha dei poteri e deve nascondersi facendosi aiutare da popolani, ladri, chiunque possa, alla fine i maghi riescono a raggiungerla e a farsi ascoltare, capisce che non sono così cattivi, ma qualcuno sì, e alla fine accetta il suo potere.
Il fatto che tutto il romanzo sia una lunga scusa per presentarci il mondo della trilogia, facendo muovere Sonea per la città e facendola interagire con i personaggi più disparati, non toglie alla graziosità del quadro che compone. La trama è molto lineare ma solida e getta delle ottime basi per i libri successivi. Semina le scene giuste a metà del romanzo e le spiega nel finale creando un vero cattivo, non solo il cattivo fuffa di comodo e chiaramente indirizzato verso l'insuccesso sin da quando entra in scena.
L'ambientazione è ben riuscita, con un equilibrio non banale tra dwell (i poveri), ricchi, ladri, maghi e il re sopra a tutto. Le dinamiche non sono ovvie e gerarchiche come appaiono da principio e lasciano ampio spazio di approfondimento.

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