domenica 5 aprile 2015

L'unicorno nero - Terry Brooks

Continuo la rilettura della saga di Landover, da tempo dimenticata e rispolverata nella memoria solo per rimpiangere il film mai concretizzato che le case cinematografiche continuano a rimpallarsi a vicenda...
Inizio a rendermi conto che forse c'è una ragione per cui si rimpallano la sceneggiatura di Landover e rifiutano di convertirlo ad una serie, nonostante il caso eclatante di A Song of Ice and Fire che dovrebbe trascinare gli ascolti di qualsiasi serie con una spada e dei draghi.
Forse la mancanza intrinseca di una storia è uno svantaggio.

Se Il magico regno di Landover aveva dei problemi, L'unicorno nero è tragico. Il motore della vicenda sono tre sogni molto sospetti che arrivano tutti contemporaneamente, che separano i protagonisti in tre diverse missioni. Ben torna sulla terra ad aiutare il suo amico/collega Miles. Questor sogna il nascondiglio dei libri di magia perduti di Landover, Willow sogna di dover cercare delle briglie d'oro che possono domare un unicorno.

Sembrava una trappola, sembrava che Meeks avesse un piano, e guardacaso è proprio così, e da quando lo mette in moto tutti perdono la testa e smettono di comportarsi in maniera razionale e coerente con il proprio personaggio. Non una volta mettono in discussione quel che sta succedendo al regno, nonostante la moralità diffusa e incrollabile dimostrata in passato. Non una volta considerano che potrebbe trattarsi davvero di un trucco di Meeks, nonostante lo sospettassero ad inizio racconto e nonostante tutto stia andando a rotoli.

I "cattivi" vengono ancora una volta sprecati usandoli per una frazione di quanto potrebbero. Far entrare in scena Strabo e la Strega del Crepuscolo solo per una disputa sul possesso delle briglie, quando sono stati presentati come le creature più potenti in gioco, è meschino.

L'epilogo spiega tutto quel che resta in sospeso e che non avevamo modo di intuire. Edgewood Dirk, il gatto prismatico, unico faro di luce e fantasia nel romanzo, non riesce purtroppo a dare abbastanza indizi da far giocare in maniera equa il lettore nel risolvere l'enigma.

Nessun commento:

Posta un commento