A volte i libri ti scelgono per caso.
Ricordo con grande piacere Il professionista, di Grisham, la storia di un giocatore di football dalla carriera in picchiata, costretto a ripiegare su una squadra italiana, i Panthers Parma, per nascondersi e riprendere controllo della sua vita.
L'allenatore sembrava rientrare in questo filone di racconti sportivi, quindi gli ho dato una speranza.
Non è all'altezza, ma essendo molto breve lo si scorre comunque con piacevolezza, senza mai soffermarsi sugli sconosciuti dettagli tecnici del football (una lunga interminabile scena con una cronaca di partita commentata, completamente oscura per il lettore medio italiano...), ma concentrandosi sui personaggi in azione.
Messina (nell'entroterra americano, ogni similitudine con altre Messina è del tutto casuale) è una piccola città in cui tutto ruota attorno alla squadra liceale di football, che per decenni ha portato successi e glorie, dando un motivo d'orgoglio agli abitanti. L'allenatore di questa squadra è da sempre coach Rake, infame e adorato. Lo spunto per il racconto è il ritorno da ogni parte d'america di tutti i suoi giocatori, al momento della sua morte.
Non c'è una vera storia, solo un segreto molto blando da rivelare ed una riflessione sull'agonismo nello sport, sull'effetto della competizione, sulle aspettative soddisfatte e infrante che si possono creare in un adolescente osannato per i suoi successi sportivi che non riesce mai a ricreare questa sensazione nella sua vita successiva. Pesano di più i danni o il senso di appartenenza che si crea in una vera e propria setta di "figli di Rake"?
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