"Il momento è delicato" è la risposta dell'editore di Ammaniti alla periodica richiesta di pubblicare una raccolta di racconti, perché i racconti non vendono, perché i lettori vogliono romanzi. Scoperto questo dettaglio nell'introduzione, ho potuto mettere da parte alcuni pregiudizi che avevo su Ammaniti e godermi davvero le sue storie!
I racconti sono di lunghezza e maturità variabile, dalle miniature delicate (come l'ultima lettera in tempo di apocalisse) fino a sfiorare il racconto lungo.
I racconti di giovinezza, in parte su commissione intuisco dalle note dell'autore, non sono all'altezza, ma sono nascosti a metà del volume con un titolo collettivo, quindi ci si trova già presi dalla lettura e si va avanti con fiducia.
Forse per la prima volta trovo piacevole l'ambientazione romana, la "romanità" dei personaggi non è mai calcata, caricaturale, ricca di rozzo orgoglio popolare, ma più delicata e consapevole. La prospettiva sull'ambiente romano degli anni '90 è insolita e piena di scoperte.
Tutti si lamentano che Ammaniti è uno scrittore serio e dovrebbe scrivere nella maniera che ci si aspetta, mentre i racconti sono spesso al limite del comico, del macabro, del paradossale, del ridicolo usato per rappresentare la tristezza dei personaggi. Ho apprezzato esattamente questo.
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