domenica 9 agosto 2015

Le canzoni di Narayama - Shichiro Fukazawa

Shichirō Fukazawa ci porta in un Giappone di provincia, isolato e autosufficiente in ogni piccola comunità, per necessità e non certo per scelta.
Fukazawa ci parla di una madre preoccupata per il figlio rimasto vedovo e divista tra i due grandi doveri rimastele da adempiere nella vita, trovargli una moglie il prima possibile, cercando e contrattando con il villaggio vicino e prepararsi ad "andare sulla montagna", al compimento di settant'anni.

Andare sulla montagna, sebbene non venga mai chiarito davvero fino all'ultimo capitolo, non è che un eufemismo per riferirsi alla pratica dell'Ubasute, l'abbandono delle persone anziane in un luogo remoto in modo che possano morire e non siano un peso per la società. Una pratica che sembra eccessiva oggi, ma che era necessaria e a volte imposta dalle autorità, in un periodo di quasi carestia.

O-rin vive l'andare sulla montagna come una festa, con un banchetto da preparare, la famiglia da salutare con gioia, il sake da offrire a tutto il villaggio. Il rituale è rigoroso e positivo nel rinforzare la necessità della salita, ma anche spietato. Non si parla durante la salita, non ci si gira indietro. Ci viene anche mostrato un caso di infrazione e di Obasute forzato, ben più tragico e violento, durante la salita di O-rin, in spalle al figlio.

Non solo il tentare di sfuggire al pellegrinaggio viene punito. Sono molti nel racconto gli episodi che ci mostrano una società diversa, più brutale, dove i crimini minori rischiano di indebolire i legami tra le famiglie necessari alla sopravvivenza. Il furto è punito in maniera molto semplice spogliando i ladri di ogni loro avere e distribuendoli nel villaggio. Ogni deviazione dalla tradizione è punita.

Le canzoni del titolo sono due canzoni che accompagnano ogni evento, con un testo opportunamente adattato per descrivere o farsi beffe di persone ed eventi. I due spartiti al fondo del volume danno la splendida opportunità di suonare i motivi, imprimerseli in mente e averli come colonna sonora interna per la lettura!

Nessun commento:

Posta un commento