mercoledì 12 agosto 2015

L'albero d'argento - Holly Black, Tony DiTerlizzi

Le Cronache di Spiderwick #4

Nel quarto libro della saga, Spiderwick finalmente fa un salto di qualità e di target. La storia diventa più cupa, più matura. I pericoli diventano reali e opprimenti, anziché vagamente comici e dalle ripercussioni minime sulla vita dei fratelli Grace.

In Il segreto di Lucinda erano le creature "buone" a voler recuperare il Libro dei Segreti per usarlo nella battaglia imminente. Ora sono le creature cattive. Quale sia la differenza, a parte l'aspetto meno carino, nobile ed elegante, è difficile a dirsi, visto che il metodo di entrambe le fazioni è quello di rapire uno dei ragazzini e chiedere un riscatto.

Questa volta tocca a Mallory, rapita dopo una gara di scherma e trascinata nelle cavarne dei nani (cattivi). Per tentare di fermare il rapimento, Jared finisce nei guai perché viene scoperto a minacciare con un coltello un mutaforma (Mulgarath), ovviamente trasformato in un ragazzino indifeso, per massimizzare l'equivoco.

C'è un quasi finale, ma per la prima volta non basta la lunghezza canonica dei libri della saga per concludere la storia. Mallory è libera, ma sembra necessario parlare (finalmente) alla madre dell'esistenza e dei pericoli del mondo fatato, per evitare l'allontanamento forzato di Jared e per avere un alleato nella battaglia imminente con Mulgarath in testa.

Una faccina sorridente per i nani caratterizzati in maniera nuova, pochi cliché, amano sì il metallo, ma lo usano per costruire automi e oggetti tecnologici, animali e piante meccanici (tra cui l'albero del titolo) e hanno un piano degno del miglior supercattivo: conquistare la superficie e sostituire ogni forma di vita animale e vegetale con un equivalente metallico. - inserire risata diabolica -

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