How to be an Alien (nel senso di straniero) è un classico della letteratura umoristica, e non per sbaglio.
Mikes ci parla della sua esperienza di straniero in Inghilterra e del suo approccio agli improbabili costumi dei "veri" inglesi, in società, in famiglia, tra amici, in privato, nella politica, nelle convenzioni. Non risparmia colpi a nessun vezzo inglese, confrontando senza pietà con le usanze del Continente.
Proprio questa mancanza di riguardo, completamente onesta, ha appassionato i lettori inglesi accattivandosi la loro simpatia e rendendo immortale questo libro.
Lo stile mi ricorda molto quello di Tre uomini in Barca, per le tecniche usate nello scrivere e per molti dei temi presi in considerazione, ma con una prospettiva molto diversa che rendono How to be an Alien ancora più attuale, nonostante risalga al 1946, anche perché molte delle (cattive?) abitudini inglesi hanno avuto il vezzo di propagarsi a quel Continente tanto disprezzato.
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