Piccole donne, audiolibro su Liberliber.
Piccole donne è un classico di quelli pericolosi, talmente affermati da essere intoccabile.
Crea dipendenza per colpa dei suoi personaggi molto sparsi su ogni tipo umano e caratteriale, qualsiasi lettore dell'età giusta trova un po' di sé ed ha un personaggio con cui schierarsi, con cui indignarsi, con cui sperare, grazie alla narrazione senza un punto di vista preferenziale.
Mi fa rabbrividire pensare al mondo così intriso di morale e valori cristiani portati all'eccesso. Quasi spero che si tratti solo di finzione letteraria e che non fosse uno spaccato realistico della società di metà '800, ma sono ben consapevole che non è così.
Piccole donne racconta di una società in cui tutto ruota attorno a dei valori cristiani che non vengono mai spiegati, ma sono inculcati come qualcosa di così basilare da non poter neppure essere dubitati. Sei migliore se pensi ed agisci secondo i precetti della Bibbia, sei peggiore se non lo fai. Non importano la propria morale interiore, il proprio senso dell'onore, slegati dalla religione.
Questa forzatura è ancora più evidente nelle protagoniste femminili, la cui vita ruota attorno al raggiungere un ideale di femminilità cristiana, condita di carità e virtù, ovviamente tesa ad un matrimonio altrettanto puro. Leggendo si sente tutto l'odio della Alcott verso questa imposizione, il suo indignarsi agitato e non espresso, che riesce a rendere con efficacia tramite Jo, il suo chiaro alterego nel racconto.
Jo viene usata per parlare di individualità, di vocazione (da scrittrice), di scelte azzardate e di matrimoni rifiutati per seguire le proprie ambizioni.
Piccole donne è la rappresentazione simbolica della società femminile dell'epoca in tutte le sue sfaccettature, dalla maturità della madre ai diversi caratteri delle figlie, ognuna che lotta per plasmare a sua immagine il futuro della donna nella società.
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