lunedì 25 luglio 2016

Il signorino - Natsume Soseki

Bocchan: così si chiama in giapponese questo celebre romanzo di Natsume Soseki, che costituisce forse l'opera più letta nel Giappone moderno. Bocchan è il nome affettuoso che si usa in Giappone per rivolgersi a un bambino maschio. [...] Il personaggio, che è all'opera in queste pagine, [...] diventato adulto, resta un "signorino" dall'aria svagata, dalla mancanza di rispetto per l'etichetta, dalla disarmante sincerità. Insegna matematica ad allievi chiassosi e zucconi e in mezzo a insegnanti che non sono altro che un branco di caproni arroganti, disonesti e ipocriti. Dovrebbe rassegnarsi e capire che l'ipocrisia sta diventando norma nel Giappone moderno, ma non cessa un solo istante di difendere con impulsività e commovente ingenuità l'antico senso dell'onore. 
Questo romanzo viene paragonato al Giovane Holden, ma per la società giapponese, forse non a torto.
Per un occidentale è molto difficile da digerire, da riuscire a vivere davvero, per una terribile combinazione di spirito nipponico e di un secolo ricco di cambiamenti, guerre e sconvolgimenti sociali, ancora più drastici che per il resto del mondo.

Il Signorino del racconto è un insegnante di matematica che viene dalla città e si trova a vivere in un ambiente di provincia che disprezza e giudica, giudica sempre e comunque, troppo ingenuo, troppo diretto, troppo falso, troppo rumoroso, troppo rozzo.
Tutti i personaggi che lo circondano e a cui si riferisce senza ritegno usando solo soprannomi, Zuccacerba, Camiciarossa, Porcospino, Buffone, passano attraverso stati altanenanti di stima e disprezzo in base a nuove informazioni e comportamenti a cui il Signorino assiste.
A fare da sottofondo a questa valutazione sprezzante dei paesi di provincia, c'è la relazione tra il signorino e la sua anziana domestica lasciata a Tokyo, che Bernhard (come ho da poco imparato) definirebbe la sua Lebensmensch, la sua persona più importante, che guida le azioni del protagonista verso un tanto atteso ricongiungimento.

Il Signorino è un romanzo con uno spessore e un messaggio, ma la difficoltà a empatizzare col protagonista lo rendono davvero troppo ostico per renderlo apprezzabile a pieno fuori dal Giappone.

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