venerdì 3 ottobre 2014

Luna Luna di miele - Fredric Brown

Urania 511, 6 Aprile 1969

C'è un racconto di due pagine che è forse il "pezzo" di fantascienza più famoso in Italia; è stato trasmesso più volte alla radio e letto alla TV da Giorgio Albertazzi; non c'è amico o "nemico" della FS che non lo ammiri e non lo citi come un classico: è "La sentinella", di Fredric Brown. Ma questo "classico" di due pagine non ha forse finito per fare, involontariamente, un torto ai non meno geniali, estrosi, brillanti "racconti lunghi" di Brown, che Urania comincia con questo numero a raccogliere in volume presentando: 1° la storia (esattamente ambientata nel 1972) di un amore lunare russo-americano; 2° la vita e le esilaranti avventure di un topo cosmonauta; 3° la completa riorganizzazione di tutto il firmamento in un particolare "ordine nuovo". 

Di Brown tutti hanno letto La Sentinella, ma anche i suoi racconti lunghi meritano di essere letti!

Luna luna di miele è la traduzione fedele del titolo originale Honeymoon in hell. Sigh.

Luna luna di miele (1950)

Il racconto risale a fine anni '40, prima della corsa all'eplorazione spaziale.
Stati Uniti e Russia sono in una situazione di stallo in cui costruiscono armi e fanno a gara nel costruire armi più potenti e razzi più efficaci per esplorare e controllare lo spazio. Questa situazione di stallo, la cosiddetta "pace fredda" viene intaccata da una improvvisa crisi internazionale, quando un presunto intervento alieno inizia a far nascere solo più femmine, minacciando la sopravvivenza della razza umana.
L'unico modo per confermare o smentire questa ipotesi dell'intervento alieno è mandare una coppia sulla luna per provare a concepire lì un maschio.
Dei tre è il racconto più profetico, anche se forse c'erano già tutti i semi politici per intuire come si sarebbe evoluta la politica internazionale nel dopoguerra.
L'idea è originale e sviluppata davvero bene, ed è sempre piacevole vedere i futuri ricostruiti da un punto di vista "preosservazione", in cui tutte le informazioni sullo spazio erano di tipo deduttivo e non dovute ad una esplorazione diretta.
(Io avrei aspettato 3 mesi a pubblicare questa raccolta, per uscire in contemporanea all'allunaggio dell'Apollo 11).

Che succede lassù (1944)
All'improvviso tutte le stelle fisse più brillanti iniziano a spostarsi, mandando nel panico gli astronomi di tutta la terra, che non trovano una spiegazione e non sanno in che modo potrà evolversi questo movimento.
Una riflessione sulla pervasività dei media (la radio, all'epoca) travestita da racconto comico di fantascienza.

Astrotopolino (1941)
Uno scienziato costruisce nel suo laboratorio piccoli razzi con cui tenta di mandare dei topolini sulla Luna, per provare la sua teoria per cui la Luna non sarebbe priva di atmosfera come sostengono le ipotesi più diffuse ma abitabile direttamente.
Non sospetta la presenzia di alieni più o meno amichevoli in orbita, che rapiranno il suo primo topolino rendendolo intelligente e deciso a cambiare il mondo per la sua razza.
Dei tre il racconto più sottotono e con temi meno avvincenti, in una traduzione davvero pesante da leggere, in gran parte per la scelta di rendere in maniera eccessiva il forte accento tedesco dello scienziato (e dei topi che imparano a parlare ascoltandolo).

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