mercoledì 8 ottobre 2014

La trama fra le nubi - L. Ron Hubbard

Urania 105, 17 Novembre 1955

L. Ron Hubbard - di cui URANIA ha già pubblicato l'agghiacciante romanzo Le Quattro ore di Satana - è molto noto in America non solo come scrittore, ma anche come inventore di un metodo d'indagine psicologica a scopo terapeutico, detta Dianetica. Questo è un romanzo nel romanzo. Il protagonista è un amico dell'Autore, il quale si ispira alla sua figura romantica e anacronistica per il nostro tempo, per trarne un movimentato romanzo d'avventure piratesche ambientato nella Spagna del 1640, ai tempi in cui i pirati correvano i mari al servizio dell'Inghilterra, combattendo la potenza spagnola e strappandole fiorenti colonie. Ma succede uno strano fatto: Mike, l'amico dell'Autore, vive realmente le avventure che lo scrittore immagina, di mano in mano che vengono scritte, nei panni di un ammiraglio della Marina spagnola. S'innamora dell'eroina - sempre durante il vissuto - e diventa rivale di un coraggioso, feroce pirata inglese, innamorato anch'esso della ragazza. A questo punto Mike si ribella alla trama, che lo costringerebbe a morire per mano del pirata, e prende la mano all'Autore, il quale a un certo punto è costretto a rifare parecchi capitoli del racconto, mutando così l'esistenza fittizia dell'amico. Leggendo ci sentiamo nei panni del povero Mike, un uomo carico di ricordi del XX secolo, costretto a vivere nel 1640; un uomo innamorato di una coraggiosa lady inglese dell'epoca, il quale sa di dover presto o tardi abbandonare il proprio amore per tornare nel suo tempo. E divertenti situazioni create dalle sviste dello scrittore, che dimentica, per esempio, che nel 1640 non possono esistere fabbricati del tardo Settecento, o lampadine elettriche, o scritte U.S.A. su merci di vario genere!

Uno scrittore di romanzetti ha venduto ad un editore il suo prossimo romanzo, e da bravo creativo ha rimandato fino all'ultimo il lavoro.

Trovandosi a dover inventare una trama, cambiandola sul momento ed adattandola alle espressioni scettiche del suo editore, finisce per inserire come cattivo della situazione Mike un suo amico pianista presente nella stanza per caso.

Strane inspiegate circostanze catapultano Mike nel romanzo, assoggettato alla macchina da scrivere dell'amico e alle sventure che lo aspettano in quanto cattivo, e deve trovare un modo efficace per interagire con il mondo e con lo scrittore "tra le nuvole" per fargli capire il suo problema e per suggerirgli di non uccidere il cattivo come in tutti gli altri suoi romanzi.

L'idea è davvero bella e ben sviluppata, l'umorismo si spreca, tra clamorose incongruenze cronologiche, oggetti che compaiono quando lo scrittore decide che sono utili per la storia, clima costante e descrizioni approssimative dell'ambientazione che modellano il mondo in maniera letterale.

Lo svantaggio è che il romanzetto che viene meta-scritto, un Harmony ad ambientazione piratesca, dobbiamo leggerlo anche noi, troppo nel dettaglio!

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