La terra delle caverne dipinte conclude una saga iniziata in maniera grandiosa ma andata a spiaggiarsi in maniera clamorosa.
La Auel ha poco rimasto da dire, poche invenzioni grandiose da attribuire alla sua Ayla, poche rivoluzioni da iniziare.
Una buona parte del libro è speleologia. Lunghe descrizioni di grotte e dipinti nelle grotte. Monotoni e poco entusiasmanti a voler essere generosi.
Altre persone che si stupiscono per gli animali, per il propulsore, per la pietra focaia, per i racconti, tutto come di norma. Per poterci riproporre queste situazioni già viste troppe volte tra gli Zelandoni, Ayla viene mandata in viaggio per visitare le grotte degli Zelandoni del Sud. Altre grotte.
C'è un abbozzo di conflitto e di trama verso la fine, quando Ayla e Giondalar litigano per l'ultima volta prima di decidere di diventare monogami in maniera esplicita, ma anche quello è solo l'eco dei conflitti già vissuti con Ranec.
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