Un libro che promette molto, dalle idee brillanti, ma che lascia insoddisfatti e un po' annoiati.
L'idea è ottima, si parte con una spia Inglese a New York, con delle informazioni sconvolgenti da recapitare in patria. Poco prima di morire riesce a nascondere i microfilm in un museo e a dare informazioni frammentarie su cosa fare alla sua tata incontrata per caso.
Questo mette in moto un agguerrito gruppo di tate che devono (come da titolo) rubare il grande dinosauro in cui è nascosto il microfilm, lottando contro la polizia americana e contro stuoli di spie da ogni angolo del mondo.
Purtroppo il libro è invecchiato male, la cortina di ferro non suscita più le stesse emozioni, il mondo non è più così diviso e i giochi di potere sono cambiati.
I personaggi comici delle spie cinesi indottrinate con i motti di Mao da applicare alla lettera ormai fanno solo tristezza, e gli stereotipi nazionali imbarazzano il lettore, più che divertirlo.
Grande idea, alcuni spunti davvero ilari, ma ha sofferto davvero troppo gli anni (e la traduzione pessima non l'ha aiutato).
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