venerdì 19 dicembre 2014

Il diario segreto di Phileas Fogg - Philip Josè Farmer

Urania 1140, 18 Novembre 1990

Tutti sanno che Phileas Fogg è il protagonista del Giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne, ma non tutti sanno che la versione raccontata in quel romanzo è quantomeno parziale: durante il suo viaggio, infatti, l'eccentrico signore inglese fece ben altre scoperte e visse ben più fantastiche avventure. Per decifrare e pubblicare Il diario segreto di Phileas Fogg occorreva un esperto del calibro di Philip Farmer, che in questo sorprendente romanzo ci aggiorna sulle minacce cosmiche, complotti spazio-temporali e i mille pericoli corsi non solo da Fogg ma da tutta la Terra, e che rendono ancora oggi il nostro pianeta un luogo... molto poco sicuro. Buon viaggio con Farmer!

Phileas Fogg è il protagonista di Il giro del mondo in 80 giorni.
Farmer inventa una mitologia "attorno" al giro del mondo, che spieghi le piccole incongruenze e imprecisioni sparse per il romanzo, inserendolo in una cornice più ampia con complotti e azioni che Verne avrebbe omesso.

L'idea è carina, il risultato è catastrofico.

Ci sono due razze aliene, Eridaniani e Cappelliani, che si nascondono sulla terra.
Ma sono uguali ai terrestri, e tutte le loro femmine sono morte perché se le sono uccise a vicenda.
E poi si sono circa estinti, ma hanno adottato dei bambini terrestri per continuare la loro lotta (per cosa? non si spiega.)
E i terrestri addestrati e condizionati a vivere e pensare come Eridaniani e Cappelliani lottano comportandosi in maniera paranoica e fingendo di essere umani normali per tutto il tempo, perché si sentono spiati. Quindi a tutti gli effetti sono persone normali (sigh), a parte comunicare con partite al solitario mescolate con abilità da bari provetti e con piccole variazioni della loro routine.

L'ambientazione extra-verne è estremamente debole e poco spiegata. Fogg parte per il suo viaggio, inseguito e inseguitore allo stesso tempo, con un capitano Nemo (nonché Moriarty, non chiedetevi perché) inserito a forza come antagonista astuto e feroce.
Farmer deve essersi accorto a metà dell'opera che c'erano molte meno incongruenze su cui lavorare di quanto avesse pronosticato, perché inizia ad inserire mini-quest improbabili ogni volta che i personaggi dormono o sono fuori scena del romanzo originale, tipicamente con loro che si teletrasportano in palazzi di emiri cattivi o su navi attaccate dai pirati.

La debolezza della trama unita ad una prosa estremamente pesante e sovradescrittiva nel tentativo di essere credibile, rendono Il diario segreto di Phileas Fogg un Urania brutto, una qualità di solito apprezzata nell'accezione di "improbabile e trashone", ma che in rari casi è una vera caratteristica negativa.

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