Megamorphs #1: Il Dono dell'Andalite
Non tradotto in italiano. Perché la continuity è un pretesto da americani.
The Andalite's Gift è il primo dei libri "speciali", più voluminoso, senza un narratore preferenziale, inserito all'interno della serie regolare e come bonus finale, senza nulla di utile alla trama globale.
Il nostro gruppetto di animorphs è in vacanza, ognuno perde tempo a modo suo, ed una misteriosa creatura-uragano divoratutto inizia ad inseguirli, distruggendo qualsiasi cosa incontri.
Dopo essere stati inseguiti ogni volta che si trasformano per la prima metà del libro, facendo dubitare del loro senso logico, capiscono questo pattern, ma i tentativi di stancare la creatura si rivelano poco fruttuosi, e un po' di loro vengono prelevati (ma non divorati) e portati sulla nave di Visser 3, sempre al lavoro.
Per fare varietà Rachel prende un colpo in testa mentre è trasformata in aquila e perde la memoria, trovandosi con la creatura-uragano che la insegue senza sapere perché.
Visser Three si rivela essere un po' troppo ingenuo, non sospettando neppure che i nostri prigionieri possano trasformarsi in un animale piccino per uscire dalle loro gabbie (sigh), e riesce persino a rivelare la debolezza del Veleek (ora ha un nome), la sua avversione per l'acqua.
Da qui il piano è lineare, tornare a cercare una balena (ve l'avevo detto che dovevate iniziare a collezionare morph nei libri prima, non solo quando vi serve), trasformarsi in balena mentre si è a mezz'aria in modo da tirare a fondo il Veleek quando non può più scappare.
Tadah.
Se avesse avuto anche solo un piccolo minimo utile accenno alla trama globale non sarebbe stato terribile come libro.
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