mercoledì 17 dicembre 2014

L'allevatore di dinosauri - Yambo (aka Enrico Novelli)

o "L'uovo di pterodattilo"
o "Uno pterodattilo a Montecitorio"

Ebook su liberliber.

Romeo Gualandi, sindaco di un paesello toscano riceve la visita inaspettata di un vecchio amico, con al seguito un fedele servitore, una scimmia ed una storia incredibile con principesse, esplorazioni e scoperte esotiche.

Gli viene lasciato in custodia un cuore mummificato trovato nello stomaco di un dinosauro (che non avrà più alcuna rilevanza nella storia, disgrazie dei romanzi a puntate) e un uovo di pterodattilo.

L'animo di scienziato di Romeo non gli lascia altra scelta che mettersi al lavoro nella sua cantina-laboratorio per tentare di far nascere il piccolo pterodattilo, costruendo un'incubatrice capace di simulare le condizioni climatiche del Giurassico e preparandosi ad ogni eventualità.

Nato il piccolo dinosauro, Piri-Piri, iniziano le fughe, le cacce, gli incidenti diplomatici, in un inseguimento turbinoso attorno al modno, che sconvolge la politica internazionale che non può ignorare il nuovo fenomeno.

I capitoli a Montecitorio sono i più interessanti. Il tentativo di Romeo di far riconoscere a Mussolini i suoi successi scientifici, e il tentativo di Mussolini di non farsi ridicolizzare dall'opposizione (1923, c'era un'opposizione) con la storia dei dinosauri redivivi.
Epica la scena del Duce che ordina di liberare lo pterodattilo a Montecitorio.
Siamo nel 1926 quando viene stampato L'allevatore di dinosauri. C'è stata la marcia su Roma, Mussolini era Presidente del Consiglio con poteri dittatoriali da circa un anno.
Yambo di mostra un Mussolini ancora non compromesso da anni di storia e di interpretazioni storiche, strano, pericoloso, duro ma innocuo, quasi una parodia di se stesso, che non vive all'altezza del Mito di Mussolini che ha già creato e diffuso, dimenticandosi della mitologia al momento meno opportuno.
Sarà solo alla fine del 1926 che verranno promulgate le "Leggi Fascistissime" che tra le altre cose sopprimono tutti i giornali antifascisti sciolgono i partiti, creano il concetto di confino e fanno decadere tutti i parlamentari dell'opposizione.

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