Animorphs #8, L'Alieno
Il primo libro della serie ad essere narrato dal punto di vista di Ax, il giovane andalite del gruppo.
La prospettiva diversa è interessante e più avvincente. Per un po' ci riporta alla sua caduta sulla terra, durante la primissima battaglia contro gli Yeerk, e alla sua prigionia forzata sul fondo dell'oceano, prima di essere salvato in Il Messaggio.
L'occasione è ottima per rendere gli Andaliti più vicini al lettore, dandogli motivazioni umane, sensi di colpa e aspirazioni. Si spiega la loro lotta contro gli Yeerk, a cui sono stati loro stessi a dare la tecnologia per conquistare lo spazio, e alla conseguente regola di non interferenza con le razze meno sviluppate, che impedisce però di aiutare troppo esplicitamente i terrestri.
Il rapporto tra Ax ed il (defunto) fratello Elfangor diventa più complesso. Ax spiega quanto sia stato difficile accettare che Elfangor abbia trasmesso la tecnologia andalite del morphing a dei terrestri, commettendo un crimine dei peggiori per la sua razza, ma allo stesso tempo ammira la sua decisione, e se ne prende la responsabilità, quando fa rapporto al suo pianeta madre, per non far perdere un grande eroe alla sua gente.
Per la prima volta conosciamo Alloran, l'andalite ospite di Visser Three, la cui coscienza risbuca dopo al tentativo di Ax di avvelenarlo.
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