lunedì 14 aprile 2014

La stanza delle meraviglie, Brian Selznick

La Stanza delle Meraviglie è un libro per bambini che suggerirei a tutti gli adulti.

Il tema è sensibile, parla della sordità e di come un bambino può affrontarla, come vede il mondo e come può interagire con le altre persone.

Ben ha perso la madre ed ora vive con i suoi zii. A causa di un fulmine perde l'udito e si sente sempre più isolato; mentre è in ospedale decide di partire per New York alla sua ricerca, sperando di trovare ancora una traccia da seguire dopo così tanti anni. Questa storia ci viene raccontata.

Ci viene invece narrata per immagini una storia parallela, simile ma diversa in maniera sottile. La storia di Rose, ambientata cinquana anni prima. Rose è anche lei sorda, e fugge verso New York alla ricerca della madre, una stella del teatro, di cui sente la mancanza. Le due storie si uniscono in un finale non del tutto imprevisto, ma che nulla toglie al piacere della lettura.

Ho trovato incredibilmente elegante la simmetria tra queste due storie, sia dove procedevano in parallelo, sia dove divergevano, mettendo in risalto le differenze molto più che a raccontarle semplicemente.

È impressionante e ben studiata la narrazione per immagini, c'è un grande silenzio nei disegni a matita che ci raccontano di Rose. Sentiamo esattamente quello che sente Rose, quello che sperimenta del mondo, cosa la spaventa perché non ha modo di capire.
Le scene sono incredibilmente cinematografiche, zoomano lentamente o ci mostrano proprio il dettaglio necessario a creare una certa atmosfera. Non per nulla uno dei temi trattati è l'introduzione del sonoro nei cinema, che ha portato ad un maggior isolamento delle comunità di non udenti.

Nelle recensioni che ho letto di La Stanza delle Meraviglie viene paragonato a Hugo Cabret, e perde sempre, al confronto. Questo vuol dire che dovrò assolutamente leggere altri libri di Brian Selznick.
(Tranne nel Paese dei Mostri Selvaggi, lo strazio del film mi rende diffidente, anche se sono consapevole che non si può imputare ad uno scrittore uno scempio in pellicola...)

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