lunedì 7 aprile 2014

Ossa della terra - Michael Swanwick

Urania 1467, 4 Giugno 2003
Urania 1605, Marzo 2014

Il sogno degli archeologi è visitare il passato. Esserci per vedere di persona. Ma attenzione: per non commettere imprudenze bisogna seguire regole scrupolose. Soprattutto, è indispensabile "Non Fare Niente Che Possa Creare una Contraddizione". Richard Leyster si occupa di dinosauri e il suo mondo naturale è il Mesozoico, ma quando gli viene offerta l'impensabile opportunità di andarci, si imbatterà in una forma di vita molto più misteriosa del previsto, e negli scopi poco chiari di gente disposta a tutto...

Richard Leyster è un archeologo, un luminare che sta dedicandosi allo studio di uno dei più promettenti siti di scavo mai venuti alla luce. Nel suo ufficio si presenta Griffin, con un'offerta di lavoro ed un contenitore come unico incentivo ad accettare. La testa di Stegosauro nella scatola, sezionata e studiata, dà inizio alla storia.

Le storie di fantascienza che coinvolgono dinosauri e simili mi attirano molto, e per fortuna sono molto ben rappresentate negli Urania. Le storie con viaggi nel tempo meno, sono caotiche, difficili da seguire e troppo spesso ignorano grossolani problemi di paradossi, che anche se non vengono spiegati, raramente permettono all'autore di uscirsene con una soluzione elegante.

Swanwick è un buon autore di fantascienza, quindi ha fatto vincere il mio animo pro-dinosauri, e sono felice di questo esito!

Il mondo di Ossa della Terra è deterministico in maniera rigida, tutto quello che è già stato osservato deve avvenire senza la minima deviazione, se si crea un paradosso tutta la linea temporale si limita a scomparire senza lasciare traccia di sé. Questo risolve molti problemi, ed essendo una regola nota ai personaggi, li vincola in maniera molto forte alle autorità, che del cosa e chi osservare in vari momenti del tempo fanno la loro attività principale, per fissarne il destino a loro vantaggio.

La trama principale è  la storia della setta Creazionista che cerca di infiltrarsi per
avere accesso alla tecnologia del viaggio nel tempo, per poter inserire nel passato artefatti che confermino le loro idee e discreditino sia i paleontologi e gli studi sull'evoluzione dei dinosauri, sia i fisici che sostengono di mandare persone e materiali indietro nel tempo di milioni di anni, e non di poche migliaia come i Creazionisti della Terra Giovane sostengono.

In parallelo, Leyster, bloccato nel passato con il suo gruppo di ricerca per un attentato dei creazionisti, ha la possibilità di osservare da vicino e per lungo tempo i dinosauri del Mesozoico, traendone stupefacenti conclusioni, che lo portano da ultimo a capire la vera origine, non umana, della tecnologia del viaggio nel tempo.

Mi avrebbe fatto piacere che al romanzo allegassero anche il racconto originale "Scherzo with Tyrannosaur", premio Hugo 2000 come miglior storia breve, che è il cuore da cui è stato espanso questo romanzo. Forse sarebbe stato ripetitivo, ma avrebbe dato uno spaccato interessante di come sia cresciuta questa storia!

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