domenica 29 maggio 2016

Althénopis - Fabrizia Ramondino

Althénopis è una scelta insolita per "Ad alta voce". Un romanzo con molta poca storia, pochi eventi, che si presta apparentemente male al formato di audiolibro, soprattutto se spezzato in molte parti. Nonostante questo, la sua struttura "destrutturata", con scene svincolate tra loro, salti inspiegabili temporali e di luoghi descritti, salvano la situazione.

Althénopis non è un romanzo vero è proprio, è un'ambientazione familiare lunga duecento pagine, in cui si presentano una quantità abnorme di personaggi vivi, colorati, rumorosi, che fanno il loro ingresso pieni di dettagli e stravaganze per sparire appena chiuso il loro paragrafo.

Il filo conduttore è il rapporto tra la protagonista, alterego di Fabrizia Ramondino, e la madre. Un rapporto che si sviluppa nel dopoguerra della provincia di Napoli (l'Althénopis del titolo), in una famiglia di piccola nobilità decaduta che poco alla volta si adatta alla nuova condizione sociale, taglia tutto il possibile, finisce in rovina, soccorsa dalla famiglia allargata.

Tramite il rapporto con la madre viviamo questo cambiamento sociale in cui le nuove generazioni sempre meno si sentono davvero separate da un popolo più rozzo e meno dignitoso, si mischiano come fanno tutti i bambini ma non vivono mai la fase di distacco come la generazione precedente.

Non avrei mai letto questo libro spontaneamente, intimorito dal tema intimo e dalla "napoletanità" dell'autrice (che in realtà non traspare mai nello scritto), ma non mi pento del tempo passato ad ascoltarlo. E' una piccola gemma della letteratura italiana.

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