lunedì 26 maggio 2014

Un mondo per gli artefici - Charles Sheffield

Urania 1606, Maggio 2014

Civiltà antichissime, reperti che tornano alla luce dopo millenni, manufatti sepolti sotto strati di sabbie o di lava sono un tema prediletto dell'immaginazione fin da quando, nel 1748, re Carlo III avviò sistematicamente gli scavi di Pompei. La fantascienza di ambiente planetario eredita questa tradizione spostandola su un piano ipertecnologico, ed eccoci arrivati su Quake (un pianeta già visitato dai lettori di "Urania" nel n. 1274). La razza degli Artefici nasconde i suoi segreti lassù ed è per questo che una delegazione umana ed extraumana ha cercato a lungo di approdarvi. Ma se per Darya Lang si tratta soprattutto di una sfida intellettuale, per altri il mistero può nascondere insidie letali. Infatti i guai cominciano - per umani ed extraumani - non quando l'enigma è ancora insoluto e gli scavi sono a rischio soltanto di una cattiva amministrazione, ma quando i manufatti svelano, poco a poco, la loro vera funzione di trappole nello spazio...

Un mondo per gli artefici è la mia prima lettura nell'Heritage Universe. È un mondo molto più antico di quanto siamo abituati nelle sage di fantascienza. Questo vuol dire una attendibilità tecnologica molto bassa, ma anche delle dinamiche razziali complesse ed interessanti da sviluppare.


Sono proprio le interazioni di razze a guidare questo racconto. In forma enciclopedica ci vengono presentate una ad una le razze coinvolte nella storia, con la loro fisiologia, i loro sensi anche molto distanti da quelli umani, le loro dinamiche sociali spesso incomprensibili o incomunicabili.

Ammetto che è piacevole, dopo così tanti alieni umanoidi e troppo simili agli umani, vedere così tanta varietà insieme. Sistemi di comunicazione, strutture fisiche diverse ed incredibilmente adattate all'habitat originale. Strutture sociali incompatibili, dall'estrema reclusione di alcune, al parassitismo sessuale di altre. Certo, si vede spesso una allusione a specie o meccaniche sviluppate da animali terrestri, ma sempre usate in maniera originale.

Un gruppo misto di diverse specie, insieme ad computer umanizzato, si trovano ad esplorare un manufatto-planetoide di una razza antica, gli Artefici. Il primo nuovo artefatto scoperto da molti anni, che si rivela essere molto più delle costruzioni enormi, inalterabili e vuote a cui sono abituati gli studiosi.

Si trovano coinvolti in una trappola-test che aspettava il giusto livello di civilizzazione delle specie in evoluzione che gli Artefici ritenevano dominanti. Quello che non avevano previsto era che si presentassero insieme, anziché una alla volta.

Alcuni dei personaggi sono reduci da vicende precedenti su uno dei pianeti nel medesimo sistema solare e spesso sono complicati da capire, senza questi precedenti.
Da cercare, dell'Heritage Universe:
Urania 1274, Quake, un pianeta proibito
Urania 1359, Punto di convergenza

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