mercoledì 12 febbraio 2014

La spiaggia - Cesare Pavese

La Spiaggia è un romanzo anomalo nella produzione di Pavese, mancano quasi tutti i suoi temi ricorrenti, e soprattutto mancano le Langhe che sono il suo sfondo di scelta, appena abbozzate all'inizio della storia, ma senza avere un ruolo degno di nota, appena la scena si sposta alla spiaggia genovese.

La spiaggia è il luogo dove cinque vite che in vari momenti della loro storia si sono allontanate tra loro, riflettono su se stesse e sul rapporto reciproco, raggiungono una stabilità di coppia, si lasciano alle spalle una cotta adolescenziale o un'amante di cui ci si vergogna.

Il protagonista è anche narratore, distaccato nonostante sia parte dell'azione. Il distacco si sente ancora più pesantamente in quanto questo protagonista viene volutamente lasciato senza un nome, senza un volto, senza una storia, senza una famiglia, senza un passato diverso dai pochi legami che giustificano la presenza sulla spiaggia.

Cesare Pavese quasi si vergognava di questo "romanzetto non brutale, non proletario e non americano", ma penso non ne avesse davvero ragione. Non è che una ricerca di stile, un esercizio, ma vale ogni minuto del tempo passato a leggerlo.

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