La voce delle onde, journal.
Prima di tutto, mi dispiace aver rapito per così tanto tempo questo libro.
L'ho intercettato prima ancora che venisse liberato, l'ho letto quasi subito e l'ho riletto ora.
Alla prima occasione me ne procurerò una copia da conservare.
Lo stile è davvero molto giapponese, con dei tempi rilassati, una
grande attenzione alla natura, che in qualche modo è sempre presente e
protagonista, quasi alla pari con i personaggi umani.
La storia in
sé è incredibilmente semplice e lineare, un amore giovanile, senza
complicazioni e con pochissimi intoppi, ma che permette con il suo
evolversi naturale di capire i protagonisti ed il loro stile di vita, ad
Uta-jima un'isola del Giappone tagliata fuori dal progresso, dove
viene valutato di più il valore personale del prestigio familiare, dove
la routine dura del lavoro coinvolge tutti senza eccezione.
I
toni di questo romanzo mi ricordano molto le Cronache di un Venditore di
Sangue, per i temi affrontati, per la naturalezza con cui la storia si
dipana senza fretta e senza che il confronto tra natura e uomo diventi
mai ostile.
La Voce delle Onde entra sicuramente nella mia shortlist di romanzi giapponesi imperdibili :-)
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