venerdì 21 febbraio 2014

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare - Luis Sepulveda

Dopo aver intravisto tra le nuove uscite la Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza, e dopo aver pensato di aver bellamente ignorato Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, che nella mia mente formavano una sorta di saga unica nella produzione di Sepulveda, ho deciso di riprendere in mano la Gabbianella e il Gatto, per rientrare in atmosfera prima di leggere gli altri due racconti.

Spesso libri analoghi mi hanno deluso, in una rilettura. Mi deludono le storie con tante pretese, che vogliono avere troppi livelli di lettura e troppa profondità. Non è successo in questo caso. Il racconto è semplice, i messaggi sono semplici e profondi, ma accessibili anche con una lettura ingenua, e questo lo apprezzo.

Per quanto irrealistica, mi piace l'interpretazione fedele e leale della comunità felina, lo scegliere accuratamente le persone di cui fidarsi, il capire quali umani o animali meritino attenzione e cura.
Si sente davvero tanto che Sepulveda è abituato ad interagire con dei gatti, per coglierne così bene lo spirito.

Spesso si sente citare "Vola solo chi osa farlo", come frase topica del libro. Io vorrei citare un'altra che mi sembra molto più emblematica:
Attendevano quel momento da molto tempo. Con tutta la pazienza che contraddistingue i gatti, avevano aspettato che la gabbianella comunicasse loro il suo desiderio di volare, perché grazie a un'ancestrale saggezza capivano che volare è una decisione molto personale.

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